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Blur e Greta Van Fleet: nelle classifiche è sfida a suon di rock

Sono le loro, le due uscite più rilevanti del New Music Friday di questa settimana.
Blur e Greta Van Fleet: nelle classifiche è sfida a suon di rock

Da un lato il ritorno dei Blur, una band iconica che però ad essere considerata come un monumento proprio non ci sta e con il nuovo album proverà a raccontare la sua attualità, il suo presente. Dall’altro quello dei Greta Van Fleet, una delle rock band di nuova generazione più influenti e impattanti a livello mondiale, che con il nuovo album cercherà invece di consacrarsi dopo l’esordio del 2018 con “Anthem of the peaceful Army” e “The Battle at Garden’s Gate” del 2021. Nelle classifiche è sfida a suon di rock, tra le due uscite più rilevanti del New Music Friday di questa settimana. Ecco i dischi più attesi tra quelli in uscita il prossimo venerdì.

Blur – “The Ballad of Darren”

Il ritorno della band di Damon Albarn non è solo sul palco, ma anche a livello discografico. Il 21 luglio esce un nuovo progetto. “Questo è un album di assestamento, una riflessione e un commento sul punto in cui ci troviamo ora", ha raccontato la voce del gruppo. Graham Coxon ha proseguito: “Più invecchiamo e più ci arrabbiamo, diventa sempre più essenziale che ciò che suoniamo sia carico della giusta emozione e intenzione. A volte un semplice riff non basta". Anche Alex James si è unito al coro: “Per far durare una relazione a lungo termine con un qualche significato, bisogna essere in grado di sorprendersi a vicenda in qualche modo e in qualche modo tutti noi continuiamo a farlo". Il disco è stato anticipato dai bellissimi singoli “The Narcissist” e "St. Charles Square".

Kode9-Burial – “Infirmary-Unknown Summer”

Kode9 e Burial sono intrinsecamente legati tra loro e all'evoluzione della scena musicale elettronica del Regno Unito. Il primo, il cui vero nome è Steve Goodman, è uno dei padri fondatori della dubstep britannica e proprietario della sua etichetta discografica Hyperdub alla quale Burial (William Emmanuel Bevan) si è unito come primo nome della label nel 2005. Da allora, il duo ha continuato a produrre vari progetti musicali insieme fino a questo nuovo ep diviso in vari capitoli, “Infirmary-Unknown Summer”, attesissimo dai fan.

Greta Van Fleet - “Starcatcher”

In un’intervista del 2022 il bassista Sam Kiszka aveva dichiarato che l’album avrebbe visto i Greta Van Fleet tornare a un suono più grezzo, da jam in garage. Sarà davvero così? I primi singoli estratti dall’ideale successore di “The Battle at Garden’s Gate”, da “Meeting the master” a “The falling sky”, passando per “Sacred the thread” e “Farewell for now”, non hanno deluso i fan. Joshua Kiszka e soci hanno lavorato ai dieci brani contenuti in “Starcatcher” negli ultimi due anni: "Concettualmente torna ai nostri inizi, nel nostro garage, con l'energia grezza del suono”, ha detto ancora Sam Kiszka, spiegando che il terzo album dei Greta Van Fleet amplierà il suono della band "perché attualmente siamo i migliori musicisti che siamo mai stati". 

Nils Lofgren - “Mountains”

Sono stati due anni impegnativi per il rocker: tra le session con Neil Young e Rick Rubin e l’attività con la E Street Band di Bruce Springsteen, Lofgren ha trovato il tempo per registrare e produrre i dieci brani contenuti all’interno del suo nuovo album. Le canzoni si muovono senza soluzione di continuità tra blues rock e ballate senza tempo, il tutto con l’inconfondibile attenzione ai dettagli sonori alla quale Lofgren ha abituato i suoi fan. Tra gli ospiti del disco, che contiene anche una cover di “Back in your arms” dell’amico Bruce Springsteen, ci sono Ringo Starr, Neil Young, l’Howard Gospel Choir, Ron Carder: “Non ricordo di essermi sentito così forte, per un disco. È ruvido e tenero, un lavoro ispirato”, dice il rocker parlando della sua opera.

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